L’ottico abilitato è specificamente formato e deputato a capire e risolvere problemi legati alla formazione dell’immagine nell’occhio, sia esso emmetrope che ametrope. E’ in grado di prescrivere lenti in caso di ametropie, calcolare la dimensione dell’immagine retinica, determinare l’acuità visiva, calcolare la profondità di campo, comprendere la modificazione delle funzioni visive a seguito di correzione delle ametropie sferiche e astigmatiche con l’uso di lenti oftalmiche o di lenti a contatto.

La professione ottica utilizza scale ottotipiche decimali e logaritmiche, a contrasto variabile, con variabili cromatiche e luminose. L’ottico è competente nel prescrivere, misurare, valutare e fornire al pubblico occhiali e lenti a contatto conoscendone le caratteristiche tecnologiche, le conseguenze sul piano rifrattivo e le eventuali implicazioni prismatiche, sia nominali che effettive. Egli inoltre conosce e propone una serie di ausili ottici di elevata qualità finalizzati a consentire la lettura a soggetti ipovedenti con un residuo visivo molto basso; tali ausili ottici vengono conformati alle esigenze individuali di ciascun utilizzatore, offrendogli un maggior comfort visivo e un significativo miglioramento della vita quotidiana.